La giovane attrice dell'opera di Pechino Yan Tieh-hua viene condannata per l'omicidio della sua famiglia. La ragazza muore vent'anni dopo a causa del crollo del carcere in cui era detenuta. Dopo anni però torna, con i vestiti tipici dell'opera di pechino e con dei super poteri da ginnasta, apparentemente resuscitando dal regno dei morti. Nessuno sa cosa ne è stato di lei negli anni della sua scomparsa e per indagare viene ingaggiato un ex poliziotto ormai in pensione. Yan Tieh-hua dovrà sconfiggere nemici robotici in compagnia di una ragazza che riesce a vedere il futuro, ma solo quello dei prossimi cinque minuti, e di un uomo con una specie di orologio sulla schiena, il coniglio, che gli permette di viaggiare nello spazio-tempo e che è in cerca della sua fidanzata, finita in una dimensione non ben precisata.
Yan è un manga di Chan Sheng edito Toshokan. Il primo volume è uscito nel 2020 e in tutto i volumi, in Italia, sono sei.
Ci è piaciuto? Personalmente la risposta deve essere no. È oggettivamente un manga ben pensato? Assolutamente si. Mi spiego meglio: il genere fantascientifico a me proprio non piace, e come si può intuire dalla trama è di questo che si tratta. Nonostante questo i volumi sono ricchi di colpi di scena e la storia ha un finale, se così si può definire, davvero originale e inaspettato. I disegni poi sono veramente ben fatti, anche se anch'essi non sono propriamente il mio genere.
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