Il comandante del campo di concentramento di Auschwitz, Rudolf Höss, vive con la moglie e i figli subito al di fuori delle mura del campo. A differenza di ciò che c'è al di là del muro la casa del comandante è bellissima: un ampio giardino che non ha niente da invidiare ad un giardino botanico, ampie stanze con bei mobili e uno stuolo di servitori. Le decisioni riguardanti l'organizzazione del campo vengono prese direttamente all'interno della casa, ma la famiglia del comandante riesce a non essere coinvolta. Vivono una vita spensierata e senza alcun problema, fortemente in contrasto con quello che succede a pochi metri di distanza da loro.
La zona d'interesse è un film del 2023, vincitore di due Premi Oscar: il primo per il miglior film in lingua straniera e il secondo per il sonoro.
In tutta onestà devo ammettere di essere partita prevenuta, in quanto pensavo di trovarmi davanti all'ennesimo film sulla seconda guerra mondiale e invece ho dovuto ricredermi in fretta. Si capisce infatti il messaggio che si vuole trasmettere grazie a suoni, colori, inquadrature ma mai attraverso la vista o particolari eventi. Molte parti vengono lasciate alla riflessione dello spettatore che può trovarvi il messaggio che vuole, quale sia quello giusto, se ce n'è uno, non possiamo saperlo. Davvero un bel film che merita di essere visto e premiato. Interessante la trovata del finale, toccante nella sua originalità e nella sua umanità.
Commenti
Posta un commento