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HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO - LA LEGGENDARIA STORIA DEGLI 883

Massimo, giovane ragazzo di Pavia, viene bocciato al quinto anno di superiori a causa di una strana concatenazione di eventi che lo fa entrare a contatto con la musica punk. La musica lo assorbe talmente tanto da fargli trascurare la scuola, e i suoi genitori, entrambi fiorai, per punizione lo costringono a lavorare per loro e soprattutto a partecipare a tutti i funerali. È qui che conosce Silvia, ragazza inarrivabile e sognata da tutti i giovani di Pavia, di cui subito lui si innamora. Le promette anche di scriverle una canzone, pur non sapendo minimamente da dove iniziare. Come se le cerimonie funebri non bastassero, i genitori di Massimo gli fanno cambiare scuola dove avrà per compagno di banco Mauro
Mauro è un ragazzo entusiasta e dai mille talenti: realizza un book fotografico, gioca a calcio, fa l'animatore nei viaggi turistici, ma non c'è niente in cui spicca davvero. La sua ultima idea è quella di far sentire un suo mixtape ad un famoso DJ. Massimo gli intima che anche lui ha provato a comporre una canzone, la famosa canzone per Silvia, ma che non c'è riuscito appieno. Mauro ascolta la canzone e decide di farla sentire al DJ che sostiene che i due abbiano del potenziale. Insomma Max Pezzali e Mauro Repetto iniziano a suonare insieme fino a rendere quella del 1992 l'estate degli 883.

Hanno ucciso l'uomo ragno - La leggendaria storia degli 883 è una miniserie diretta da Sydney Sibilia, composta da otto puntate da circa cinquanta minuti ognuna. La serie è disponibile su Sky e NOW.

Nonostante la serie parli della nascita di una band, riporta principalmente la storia di amicizia tra Max Pezzali e Mauro Repetto, due ragazzi qualsiasi di Pavia in cui identificarsi è veramente facile, almeno inizialmente. Essendo due ragazzi giovani tutto ciò che provano è amplificato e lo spettatore partecipa ad una vera e propria montagna russa di emozioni. Spesso e volentieri infatti vengono raccontati episodi alquanto improbabili, la cui veridicità è provata dagli spezzoni alla fine di alcuni episodi. Nonostante la storia a grandi linee si conosca, viene voglia di continuare a guardare la serie, grazie soprattutto alla bravura di Elia Nuzzolo (che interpreta Max Pezzali) e Matteo Oscar Giuggioli (Mauro Repetto) di riportare in modo accurato le movenze e il modo di fare dei due cantanti. Serie brillante e divertente, resa ancora più veritiera dal fatto che tutte le canzoni siano cantate dagli attori. Il finale poi, completamente inaspettato, promette una seconda stagione. Inutile dire che da una settimana in casa cantiamo solo canzoni degli 883 e non penso che la situazione migliorerà presto.

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