Da bambino Willy viveva solo con la madre che non guadagnava molto, ma poteva portargli un chicco di cacao alla settimana, così da poter produrre una tavoletta di cioccolato all'anno per il compleanno del figlio. Il bambino invece sognava di diventare un mago ed aprire con la madre un negozio di cioccolata alla Gallerie Gourmet. E da grande Willy arriva in città proprio con questo proposito, ma viene ostacolato dai tre cioccolatai più rinomati della città, Slugworth, Prodnose e Fickelgruber, che vedevano un potenziale pericolo nel talento del giovane Wonka, e non sbagliavano. A corto di denaro Willy pernotta in una camera dall'affitto esiguo nella locanda della signora Scrubbit. Sono inutili le raccomandazioni della giovane Noodle, aiutante dell'affittuaria, che cerca di far leggere attentamente il contratto d'affitto a Willy, che si trova così indebitato con la signora Scrubbit per piccolezze come l'aver percorso le scale. Questo costringerebbe Wonka a lavorare per lei nella lavanderia per anni, ma lui questo non può accettarlo, deve vendere il suo cioccolato.
Wonka è un film del 2023, distribuito nelle sale italiane dal 14 dicembre, diretto da Paul King con Timothée Chalamet e Hugh Grant.
Bene o male la storia di Willy Wonka è nota a tutti, ma come si è formato il fantomatico personaggio? Con questa trasposizione tratta dal celebre libro di Roal Dahl possiamo scoprirlo. Le musiche riprendono quelle del primo film sul magico cioccolataio, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato del 1971, e nonostante le parti cantate siano svariate non appesantiscono il lungometraggio come spesso succede. Ha onestamente superato le mie aspettative essendo alla fin fine un film per famiglie. L'unica pecca che posso trovare è quella della lingua, visto in lingua originale per me l'atmosfera generale ci avrebbe guadagnato avendo così tante parti cantate. Magico e particolare, come si addice al personaggio, ma senza eccedere. Mi sento di consigliare fortemente questo film, rigorosamente da guardare mangiando un cioccolatino.
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