Fare l'attore, che mestiere complicato. Persone piene di passione, spesso spiantate e a volte con delle vere e proprie crisi esistenziali. Questo è il caso di Joe Harper, attore inglese reduce dall'ennesima audizione andata male, che per la disperazione pensa apertamente al suicidio. Avere quel ruolo gli avrebbe cambiato la vita, ottenendolo avrebbe avuto la possibilità di recitare in una trilogia fantascientifica di produzione americana, e di vivere finalmente del suo lavoro. Sente il bisogno di mettere in scena qualcosa di grande, l'Amleto, dove lui stesso sarà il protagonista. L'unico problema è che decide di allestire lo spettacolo durante le vacanze natalizie e per questo non molti attori sono disponibili. Nonostante il tentativo della sua manager Margaretta di dissuaderlo, Joe attua il suo piano, che già da subito puzza di fallimento. Si ritrova infatti con una compagnia di soggetti alquanto particolari con una sala prove, o meglio una chiesa prove, dispendiosa e mal ridotta.
Nel bel mezzo di un gelido inverno è uno spettacolo tratto dall'omonimo film di Kenneth Branagh interpretato dalla compagnia Divago di Torino andato in scena il 20 gennaio 2024 al Teatro Superga di Nichelino.
Nonostante i commenti negativi di chi lo ha visto con me lo spettacolo mi ha fatto impazzire. È vero degli errori qui e là ci sono stati, la compagnia era amatoriale e tutte le considerazioni del caso. Però mi sono divertita talmente tanto che tutto è passato in secondo piano, ci si sentiva quasi parte della compagnia. Sono riusciti a intrattenere il pubblico tanto che il primo atto è passato in un lampo. La trovata del finale? Geniale. Devo ammettere di non aver mai visto il film, che sicuramente andrò a recuperare. Tutto sommato un più che apprezzato regalo di Natale.
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