Il giovane e spiantato Leonard Vole è accusato dell'omicidio di Emily French, una ricca donna sola che aveva per unica compagnia quella della sua governante. I due si sarebbero conosciuti dopo un piccolo incidente di lei, che trovandosi davanti ad un tram lasciò i pacchetti che portava con sé in mezzo alla strada per mettersi in salvo. Qui intervenne Vole a recuperare i pacchetti della signora che insistette perché le facesse visita nei giorni seguenti. Lui contento della richiesta e d'accordo con la moglie, fece visita più volte alla donna, anche quella triste sera del 14 ottobre quando la sfortunata Emily French fu uccisa con una coltellata. Sarà stato il giovane Vole, contro cui volgono tutte le prove, a ucciderla, o l'apparenza dei fatti trae in inganno?
Testimone d'accusa è l'adattamento teatrale di un racconto omonimo di Agatha Christie da cui è stato tratto un film, anch'esso omonimo, diretto da Billy Wilder del 1957. Adesso nei teatri con Giulio Corso nei panni di Leonard Vole e Vanessa Gravina nel ruolo della moglie Romaine. Per quanto mi riguarda l'ho visto al Teatro Superga di Nichelino (TO), ma lo spettacolo è itinerante, solitamente con una rappresentazione per teatro.
Inutile dire che la trama è stupenda, piena di colpi di scena e accattivante in tutti i suoi momenti, cos'altro aspettarsi dal genio di Agatha Christie d'altronde? Per quanto riguarda la compagnia gli attori sono eccezionali in tutte le loro qualità. Da notare come hanno sfruttato alcuni dei loro caratteri fisici per arricchire i personaggi. Davvero da non perdere per gli amanti dei gialli e del teatro.
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