Il giovane Walton decide di intraprendere un viaggio verso il polo per arricchire le sue conoscenze, e racconta ogni suo passo alla sorella Margaret rimasta in Inghilterra. Un giorno gli succede qualcosa di molto peculiare: un uomo su una zattera cerca di mettersi in salvo sulla sua nave, apparentemente smarrito e spaventato. Dopo alcuni giorni di malattia e delirio, l'uomo decide di raccontare a Walton la storia di come si fosse ritrovato in quella spiacevole situazione. Originario di Ginevra, Victor Frankenstein era stato un ragazzo brillante, nato in una famiglia unita con genitori caritatevoli, che avevano accolto una bambina, la piccola Elizabeth. Il giovane parte per Ingolstadt per studiare e partorisce l'idea di concepire la vita, partendo da materia umana già esistente. Per farlo studia l'anatomia, sta a contatto con i cadaveri, lavora senza sosta e infine concepisce una forma di vita immensa e mostruosa da cui lui stesso è spaventato. La creatura gli sfugge e presto diventa la causa di tutte le sue sventure. L'esistenza di Victor Frankenstein verrà distrutta dalla sua creatura.
Frankenstein o il moderno Prometeo è un libro del 1818 di Mary Shelley. Si dice che lei lo abbia scritto ispirandosi ad un suo sogno spinta da una sfida di scrittura.
Pensavo di trovarlo molto più pesante, ma devo dire che la traduzione in italiano toglie molto al romanzo. L'ho letto nella versione inglese e tradotto da quella italiana e quest'ultima non mi ha esaltato. Nonostante questo il libro mi è piaciuto, ha un linguaggio semplice per essere dell'ottocento, anche se verso la fine inizia a diventare ripetitivo. Sicuramente un romanzo innovativo e unico nel suo genere da cui sono state tratte le opere più disparate come Frankenstein Junior, una commedia davvero divertente che in realtà non c'entra nulla col romanzo di Mary Shelly. Un libro da leggere, un po' per cultura, ma soprattutto per la sua unicità.
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